OpenMaker è un progetto europeo che coinvolge quattro paesi, Italia, Spagna, Slovacchia e Regno Unito, per aiutare gli imprenditori a innovare, condividere e fare rete, secondo i principi della quarta rivoluzione industriale con l’ambizioso obiettivo di sperimentare un nuovo paradigma economico per rilanciare la manifattura in Europa. Quello manifatturiero, tra i più colpiti dalla crisi è, infatti, il settore chiave dell’economia europea (rappresenta circa il 16% del PIL totale, oltre l’80% delle esportazioni, l’80% della spesa privata per Ricerca & Sviluppo e impiega 30 milioni di persone). Ma una serie di elementi e fattori che lo contraddistinguono potrebbero contribuire al suo rilancio: storia, know-how, tradizione. Aspetti che rendono la manifattura un volano importante per lo sviluppo e la crescita dell’Europa a patto che si sappia innovarli per adeguarli alle odierne sfide competitive.
Il progetto OpenMaker, finanziato dall’Unione Europea attraverso il programma CAPS (Collective Awareness Platforms) di Horizon2020, punta ad innovare il settore manifatturiero accelerando le dinamiche trasformative tipiche della quarta rivoluzione industriale e quindi facilitando, in ottica open source: scambio di sapere, condivisione e collaborazione tra imprenditori, professionisti e innovatori. OpenMaker intende trasformare le catene verticali di approvvigionamento e produzione (tradizionalmente chiuse e “segrete”) in spazi orizzontali aperti, dove sia possibile lo scambio di pratiche, l’imitazione di modelli e la collaborazione tra diverse realtà per ottimizzare l’uso delle risorse e concentrare il vantaggio competitivo su una sempre maggiore personalizzazione (customization) dei prodotti. La quarta rivoluzione industriale può cambiare non solo il modo in cui produciamo ma anche come organizziamo e trattiamo altre dimensioni collegate che hanno a che fare con i diritti dei cittadini, la qualità dei prodotti, il tema della loro provenienza e tracciabilità. Si tratta di sostenere, attraverso sistemi di rete, processi industriali capaci di portarci verso un’industria più intelligente ed efficiente, quindi verso città ed ecosistemi urbani più interattivi e coesi.
In Italia, OpenMaker è coordinato dall’agenzia LAMA, società con base in Impact Hub Firenze, insieme a Top-ix, partner torinese. Il territorio toscano, con I suoi distretti industriali e quello torinese, con le sue esperienze di de-industrializzazione, diventano così contesti esemplari per l’avvio e la realizzazione del progetto. Dario Marmo, socio dell’agenzia LAMA e coordinatore del progetto OpenMaker, ci spiega in dettaglio il coinvolgimento dell’agenzia LAMA e di Impact Hub Firenze nel progetto europeo OpenMaker e l’impatto auspicato per le aziende del territorio toscano ed italiano:
OpenMaker nasce con lo scopo di utilizzare gli strumenti e la visione di Impact Hub all’interno di nuovi contesti. Così come Impact Hub vuole generare ecosistemi abilitanti e processi di innovazione aperta e orizzontale, OpenMaker intende connettere comunità già esistenti, nel mondo della manifattura e dell’innovazione digitale, per accelerare possibilità di scambio, co-design e collaborazione tra questi mondi. Partendo da Firenze, ma non solo, grazie alla presenza di un partner a Torino (Top-ix) e all’organizzazione di eventi e momenti di incontro in altre località italiane, anche attraverso la rete degli Impact Hub.
Non vogliamo reinventare la ruota: il mondo dei maker, così come quello della manifattura più o meno tradizionale, ha già le proprie reti, i propri momenti di incontro, i propri spazi (reali e virtuali) di aggregazione. Tuttavia, questi non sempre sono adeguatamente connessi e capaci di cogliere le opportunità esistenti, anche all’interno del contesto locale. Queste “ruote” noi vogliamo farle girare più velocemente, permettendo di raggiungere luoghi prima inesplorati.
OpenMaker intende potenziare connessioni e opportunità non solo attraverso eventi e momenti di scambio “dal vivo”, facilitati da LAMA e Impact Hub Firenze, ma anche attraverso la creazione di una piattaforma abilitante online, che utilizzerà gli strumenti del Machine Learning e dell’Intelligenza Artificiale per raccomandare possibili connessioni e sinergie ai membri della comunità di OpenMaker. Inoltre, a Settembre sarà aperta, per un mese, una Call for Ideas che andrà a finanziare in Italia le cinque migliori proposte di collaborazione tra maker e manifattura, per stimolare ulteriormente imprese e maker a sperimentare lo sviluppo di nuove idee di prodotto, processo, servizio e modello di business.
Risultati a lungo termine? La creazione di un meccanismo riconosciuto che faciliti la creazione di un movimento volto all’innovazione multidisciplinare e orizzontale, radicato su contesti locali (Toscana, Piemonte, ma anche Paesi Baschi, regione di Bratislava e di Liverpool) ma connesso globalmente, e sempre più aperto a nuovi territori, nuovi attori e nuove sfide.
Segui il sito ufficiale italiano OpenMaker (qui il link) e inserisci i tuoi dati nella sezione Contatti, per non perdere l’opportunità di essere coinvolto in uno dei tanti progetti da noi organizzati in Italia e in Europa, tra cui eventi e conferenze, oltre lo sviluppo di una piattaforma web di lavoro e condivisione, col coinvolgimenti di oltre 300 soggetti tra imprenditori, maker e attori chiave del territorio in Italia e oltre 1.000 in tutta l’Europa. OpenMaker offrirà ai partecipanti l’opportunità di ricevere finanziamenti (fino a 20mila euro a fondo perduto) per la realizzazione di prototipi innovativi messi a punto grazie all’incontro tra maker e imprenditori.