Da qualche tempo, si aggirano all’interno e all’esterno di Impact Hub Firenze alcuni baldi giovani, facili da identificare per la tuta blu e nera che indossano. Sembrano driver ma la scritta sullo zainetto riporta Wash Out. Seduto a una scrivania del nostro open space è seduto Giulio Martinacci, referente Wash Out in Toscana, a cui ho fatto alcune domande per conoscere meglio questa lanciatissima startup innovativa, che sta crescendo mese dopo mese e che offre un servizio di lavaggio auto e moto a domicilio, ovunque il veicolo sia parcheggiato, effettuata con prodotti waterless ecologici.
Chi sei, come hai scoperto e di cosa ti occupi in Wash Out?
Sono Giulio Martinacci e attualmente ricopro il ruolo di Field Operations Specialist in Wash Out che mi permette sia di occuparmi della fase di recruiting, formazione e supervisione dei washer, della gestione del magazzino prodotti e della ricerca e contatto dei potenziali clienti con i quali instaurare accordi commerciali.
Sono nato a Grosseto e ho quasi 24 anni. Ho studiato Economia a Bologna, laureandomi in triennale nel 2017 in Management e Marketing, e sono attualmente laureando in Bocconi per il corso di laurea specialistica di Management. Ho scoperto Wash Out sia grazie all’università (il primo ufficio dell’azienda era localizzato presso l’incubatore SpeedMiUp sito in Bocconi), sia grazie al programma televisivo “BeHeroes” andato in onda per la prima volta l’anno scorso e vinto proprio dalla startup Wash Out!
La mia esperienza in Wash Out ha avuto inizio nel Giugno del 2018 e si è protratta per 3 mesi, mi occupavo delle attività di “Control room”, cioè dovevo gestire giornalmente i programmi di lavaggio dei washer di Milano ed occuparmi di attività di customer care rispondendo al telefono o inviando email. In seguito ho frequentato l’ultimo semestre di università per la WU di Vienna, partecipando al programma di Double Degree e adesso, tornato in Italia, faccio di nuovo parte della calorosa famiglia Wash Out proprio in quel di Firenze!
Qual è il business di Wash Out e i vantaggi sulla concorrenza?
Wash Out è la startup che offre un servizio che consente di lavare auto e moto a domicilio: dove e quando si vuole. Basta registrarsi sull’applicazione, disponibile per iOS e Android, inserire i dati relativi al veicolo che si vuole far lavare, selezionare uno slot tra quelli disponibili specificando data ed ora e indicare l’indirizzo in cui il veicolo è stazionato. Un incaricato Wash Out si recherà in bici o in moto nel luogo indicato per lavare il veicolo con prodotti ecologici che non necessitano di acqua esterna per essere utilizzati. Si può scegliere il tipo di lavaggio: solo esterno o completo di interni. Per quest’ultimo è necessaria l’apertura del veicolo da parte del proprietario o di un delegato. Il pagamento avviene comodamente tramite app, con carta o PayPal.
Wash Out intende offrire un servizio nel pieno rispetto della sostenibilità, infatti, il lavaggio è a secco, i prodotti sono ecologici e non necessitano di acqua per essere utilizzati. Si tratta di detergenti che si vaporizzano al momento dell’utilizzo e sollevano lo sporco facendolo staccare dalla superficie del veicolo; con appositi panni in microfibra lo sporco viene poi rimosso e catturato. Questo permette all’incaricato di eseguire il lavaggio senza sporcare l’ambiente circostante al veicolo, produrre scarti al suolo o vapori nocivi. Non vengono generate schiume o altro tipo di residui in perfetta coerenza “green”. Vengono utilizzati prodotti specifici per ogni tipo di superficie del veicolo (vetro, plastica, interni,tessuto).
Dove e come è nata la startup innovativa Wash Out?
Wash Out è nata grazie a Christian Padovan, Andrea Galassi e Alessndro Morlin, tre trentenni milanesi che si conoscono da sempre, cresciuti insieme sui banchi di scuola. Due di loro hanno frequentato la Bocconi, motivo per cui Wash Out ha mosso i primi passi proprio nell’incubatore universitario, tutti e tre hanno aspirazioni e mindset imprenditoriale. Oggi Wash Out ha lasciato l’incubatore, trasferendosi in un ufficio che ospita gli ormai otto ragazzi che lavorano e contribuiscono giorno dopo giorno alla crescita di quest’idea. L’idea di utilizzare detergenti waterless è arrivata da Dubai, luogo dove l’acqua costa più del petrolio estratto dal terreno.
Quali risultati ha ottenuto Wash Out e che obiettivi si prefigge?
Wash Out ha subito incontrato subito grande entusiasmo nel panorama dei business angels italiani, ricevendo il supporto iniziale necessario per iniziare il progetto e validare il modello di business. Il progetto Wash Out, tra gli altri, è stato ritenuto promettente anche dall’università Bocconi di Milano che ha fatto da incubatore per i primi mesi di vita della startup.
Feedback positivi si riscontrano anche tra i clienti, sia consumatori privati, che aziende, concessionari, dealer, autofficine, garage in logica B2B (BusinessToBusiness). Il servizio di lavaggio è apprezzato per la sua qualità, le modalità di erogazione ed esecuzione, nonché per il trattamento e la gestione dell’esperienza tutta, dalla prenotazione al pagamento.
La crescita di Wash Out è esponenziale nel tempo e il progetto di espansione vede l’apertura di nuove città italiane durante il corso dell’anno. Il 2019 vedrà anche la nascita di un nuovo progetto di creazione di una rete di washing point su tutto il territorio nazionale che garantirà capillarità nei confronti dei grandi clienti B2B. Nel prossimo futuro la vision è quella di diventare il player di riferimento per il mercato del lavaggio B2B in tutt’Italia e del canale B2C nelle principali città della nazione, prima di approdare anche all’estero in un’ottica di internazionalizzazione.
Perchè avete scelto Impact Hub Firenze come vostra sede locale?
L’idea è scegliere in ogni città servita dal servizio Wash Out in cui sono necessari degli uffici, un ambiente stimolante, un contesto lavorativo che favorisca crescita, innovazione, nascita e sviluppo di idee utili sia nel day-by-day che nelle attività di medio-lungo periodo. Impact Hub, nel panorama fiorentino, è il luogo che rispecchia più di tutti queste caratteristiche, in aggiunta alla possibilità di sviluppare ed accrescere il network per Wash Out e per le persone che vi lavorano.
Grazie Giulio per il tempo che ci hai dedicato. A questo punto non resta che provare il servizio. Vai al sito Wash Out e scopri se la tua zona è coperta dal servizio. In caso affermativo, scarica subito l’app giusta per il sistema operativo del tuo smartphone e prenota il primo lavaggio. E, se ti va, facci sapere cosa ne pensi!