Chi è Filippo Weber
Filippo Weber si è laureato nel 2008 a pieni voti in Ingegneria Edile ed Architettura all’Università di Bologna. Iscritto all’Ordine degli Architetti di Milano, ha avuto modo di collaborare con alcuni primari studi di architettura italiani operanti a livello internazionale (Mario Cucinella, Roberto Murgia e Flavio Albanese). Nel 2013 ha conseguito il Master in Architettura (MArch) in Sustainable Environmental Design presso l’Architectural Association School della capitale dell’architettura europea, Londra, dove ha iniziato un percorso di ricerca sulla sostenibilità proseguito presso l’Università di Westminster dove, come ricercatore, ha partecipato alla stesura di due progetti europei Horizon 2020 legati alla sostenibilità urbana e di edifici. E’ tornato a Firenze dopo aver ricevuto la proposta, impossibile da rifiutare alla sua giovane età, di un’importante progetto: una villa a Fiesole con foresteria esterna, interamente da ristrutturare secondo i dettami dell’Architettura Sostenibile. A Firenze ha fondato lo studio FWA (Filippo Weber Architect) in cui, grazie alle sue competenze ed esperienze acquisite a livello internazionale, si occupa di tutte le fasi progettuali e realizzative dei progetti, dal concept al cantiere.
Cos’è l’Architettura Sostenibile
L’attività di FWA spazia tra architettura, design, consulenza e ricerca con la sostenibilità al centro del progetto, vista come mezzo per spingere i confini della progettazione contemporanea e generare nuovi oggetti, nuove architetture, nuovi spazi e nuove città. Si tratta di progettazione integrata innovativa tesa a ridurre i consumi del 15% tramite l’efficienza impiantistica e sino al 50% attraverso la progettazione consapevole, sfruttando l’energia gratuita offerta dal contesto e dal clima circostante. L’approccio progettuale sustainability by design è stato sviluppato nel Regno Unito e poi testato su numerosi progetti e casi reali. In più FWA è impegnato nella ricerca sui temi dell’architettura e urbanistica sostenibile per sviluppare il nuovo paradigma architettonico PEMiD (Passive Environment & Mitigative Districts) e urbano MitEM (Mitigative Environments and Microclimates). L’edificio così progettato e strutturato dialoga col contesto esterno migliorando il microclima circostante, oltre a consumare molto meno ed essere piu’ confortevole con evidenti benefici per chi vi abita e per l’ambiente.
La Villa di Fiesole è stata completamente ristrutturata con le logiche dell’Architettura Sostenibile ma, essendo tutelata dalle Belle Arti, presentava dei vincoli che non hanno permesso una riqualificazione energetica completa. Filippo ha realizzato una completa trasformazione degli spazi interni ed esterni, tra cui lo spostamento della scala, l’inserimento di una parete flessibile per separare la cucina e l’apertura all’esterno tramite vetrate, che hanno dato nuovo spazio e una nuova luminosità alla Villa, un tempo dagli oscuri spazi interni, nonchè una grande terrazza tergale che ha pemesso di vivere in modo nuovo tutta la villa. A livello energetico, invece, si sono ridotti i consumi e migliorato il confort ottimizzando gli impianti, sostituendo o restaurando gli infissi, isolando pareti e pavimenti e creando finestre in copertura per migliorare la ventilazione notturna estiva. Nella foresteria di 65mq, priva di vincoli, Filippo ha seguito interamente i dettami dell’Architettura Sostenibile creando un esempio perfetto del risultato possibile. Grazie alle strategie bioclimatiche integrate di riscaldamento (passive solar heating) e di raffrescamento (night cooling ventilation) è stato possibile eliminare gli impianti di condizionamento e ridurre i consumi di riscaldamento a livelli bassissimi (inferiori a 10 kWh/m2 per anno, circa 1 €/mq per anno) con semplici termosifoni e caldaia a condensazione. un’impiantistica basica, e quindi di semplicissima ed economicissima manutenzione: termosifoni e caldaia a condensazione. Questo porta il consumo totale delle utenze (elettricità, acqua, gas) a meno di 375€ a persona all’anno (adesso ci vivono due persone).
Tanti sono i progetti realizzati da Filippo che, in attesa di finanziamento, sono rimasti ancora su carta e i concorsi internazionali a cui sta partecipando, per fare il salto di qualità e uscire dai confini di Firenze. Vanno dalla riqualificazione di un’area post-industriale a Prato da trasformare in distretto residenziale e commerciale ad alta qualità architettonica e a bilancio energetico pari a zero a progetti e studi di fattibilità per scuole e spazi di coworking basati sull’Architettura Sostenibile. Il tutto è elaborato con sofisticati software specifici in ambito della sostenibilità. in cui si costruiscono modelli dinamici inserendo gli edifici, il verde, i consumi per avere previsioni e simulazioni verosimili sul progetto su cui si lavora. In più Filippo si diverte a progettare elementi di arredamento e di design quali tavoli, lampade, cappe, panche nell’ottica del riutilizzo di materiali e del minimo consumo.
Perchè FWA ha scelto Impact Hub Firenze
Filippo è diventato membro di Impact Hub Firenze due anni e mezzo fa, quando ha deciso di interrompere la sua carriera in studi internazionali a Londra per intraprendere quella da libero professionista tornando in Italia, dove continua a occuparsi, tra i pochi a Firenze, di Architettura Sostenibile. Il vantaggio di lavorare in uno spazio di coworking come Impact Hub Firenze è quello di essere in contatto diretto e quotidiano con tanti altri professionisti complementari, di poter aumentare e diminuire il numero di collaboratori con flessibilità aggiungendo nuove postazioni solo nei mesi in cui servono oltre alle collaborazioni nate con i professionisti residenti e alla possibilità di trovare contatti utili per lavoro.